Il calore è una forma di energia indicata anche come energia termica; è una modalità di trasferimento di energia da un corpo a una temperatura più elevata a uno con una temperatura più bassa. Il trasferimento cessa non appena i due corpi hanno raggiunto la stessa temperatura. La capacità di un corpo di trasferire energia però non dipende soltanto dalla sua temperatura: infatti, un oggetto molto caldo non necessariamente è in grado di trasmettere molto calore. Pensiamo per esempio ad un fiammifero acceso e ad un incendio; la temperatura della fiamma è sempre la stessa, ma il calore emesso dal fiammifero è quasi irrilevante rispetto a quello sprigionato dall'incendio. Il calore non è altro che la somma delle energie cinetiche che le molecole e gli atomi posseggono nel loro moto disordinato in seno alla materia.

Il calore, quindi dipende anche dalla quantità di materia che è coinvolta nel trasferimento di energia: si tratto perciò di una grandezza estensiva della materia, a differenza della temperatura che, come abbiamo visto, è una grandezza intensiva, cioè che non dipende dalla massa del campione.

L'unità di misura del calore è il Joule (J) ( un Joule = 1 Watt ×1 s) che fu, infatti, adottata come unità internazionale del calore dalla nona conferenza generale sui Pesi e misure (1948). Un'altra unità di misura del calore è la caloria (Cal), definita come la quantità di calore necessaria per riscaldare un grammo d'acqua da 14,5 a 15,5 °C ; la caloria non fa parte del sistema internazionale. La caloria e il Joule sono fra loro legati dalla seguente equivalenza: 1 Cal = 4,18 J. In laboratorio al giorno d'oggi la caloria ( o Kilocaloria ) non è, in effetti, molto usata ne è necessaria; essa però si è profondamente inserita nella letteratura scientifica .

Per poter continuare ad usare questa diffusa unità, ma per riconoscere l'importanza pratica del Joule, si definisce spesso una nuova Kilocaloria , la Kilocaloria termochimica: una Kilocaloria termochimica = 4184,0 J . Nella comune pratica di laboratorio questa Kilocaloria non differisce in modo significativo da quella definita precedentemente.

Il calore quindi è dato dal prodotto di una massa per una costante, ossia il calore specifico, per la variazione di temperatura.

Q = m × c × Δt

Considerazioni sulla formula:

La massa (m) è la quantità di materia di un corpo, che si misura con la bilancia a due bracci.

Il calore specifico (c) è la quantità di energia assorbita o ceduta da un grammo di materiale durante un aumento o una diminuzione di temperatura pari a 1 °C .


La temperatura è una grandezza intensiva che ci fornisce una misura di quanto un corpo è caldo o freddo. Unità misura =Kelvin.